venerdì 3 luglio 2009

VERY INFORMAL INTERVIEW FOR KIY :)



Crystal Castles, Peaches...e molto altro!
A cura di Andrea MorelloROMA.



KIY è l'acronimo per Keep It yours.

E' una rete di persone che si occupa di musica e di organizzazione di concerti, è nata da poco ma per chi ama l'indie e l'electro rock è già una garanzia. La loro è una concezione di serata che sorprendentemente mancava nella scena romana, tipicamente all'inglese: in dei piccoli club ti ritrovi il live di un gruppo prima e il dj set fino al mattino subito dopo, con la folla che impazzisce e si dimena a suon di musica.

Ci ha regalato più di uno spettacolino quest'anno; da the Paddingtons a the Teenagers , da 1990's a PartyShank...e per ultimo, il 21 di questo mese, il live di quei due scoppiati di Carl Barat e Anthony Rossomando (ex Libertines) che da pulito ed acustico che doveva essere si è trasformato in un concerto rock a tutti gli effetti, con tanto di pogo e presa della consolle da Carl in persona che ha passato i dischi per noi. Niente male direi.

Il prossimo evento sul calendario è la prima edizione di Hopeless festival, in collaborazione con No future, un'altra organizzazione della notte capitolina. A questo evento si esibiranno i Crystal Castles, nella loro unica tappa italiana. Subito dopo di loro ci sarà il dj set di Peaches, la tutto-fare della XL recordings. Bel duetto!

Mi trovo a parlare con Giulio, l'ideatore di KIY, e voglio fargli qualche domanda:

A- Allora, prima domanda, KIY è nata da poco, ma ha già portato dei nomi che nell'indie sono piuttosto apprezzati. Quali sono i tuoi criteri nello scegliere le band che si esibiscono?

Risposi già a suo tempo a questa domanda, dicendo che le band che si esibiscono alla nostra Club Nite le andiamo a scegliere direttamente dai nostri Ipod ☺.
Chiamiamo semplicemente chi ci piace, indipendentemente dalla moda del momento e dall’ hype che hanno intorno. In questa stagione è capitato per esempio con i Litt’ans, band praticamente sconosciuta dal 90% del pubblico indie, ma che a noi di KIY faceva letteralmente impazzire!! Mi ricordo lanci di scarpe e strumenti per aria quella sera…
Se invece ci innamoriamo di una band un pochino più famosa, la cosa si fa relativamente difficile. Finora siamo riusciti ad ottenere ciò che volevamo, da una parte perchè Roma, come città, da sempre affascina le Rockstar, dall’ altra perché suonare in un Club è ciò che fa felice più di ogni altra cosa la Band stessa. Nel Club c’è molto più calore, interesse, e una certa dose di Coolness(passamela questa..) che non guasta mai. Io personalmente, fossi un musicista, non mi esibirei mai davanti ad un pubblico troppo misto, ignorante, ed anche eccessivamente vecchio (diciamolo per Dio!!) come accade in tanti locali della zona Est di Roma.
Ci vuole uno svecchiamento, ci vuole un decentramento della cultura musicale a Roma, ci vuole una proposta artistica chiara ed attenta, innovativa, Europea.

B- State organizzando l'Hopeless Festival, e l'ospite d'onore sarà la coppia canadese Crystal Castles. Siete pronti a coprirvi la testolina in vista di probabili lanci di strumenti musicali? (i Crystal Castles sono famosi per delle "esplosive" esibizioni, che io non mi perderei per niente al mondo, in cui spesso si lanciano tra la folla, a volte insieme a pezzi di palco) n.d.r.

In questi giorni in particolare, sono state dette e scritte parecchie cose negative riguardo l’ esibizione dei CC al Sonar di Barcelona.
(l’ ultima edizione del Sonar 2009 è stata caratterizzata dal live dei CC, conclusosi in anticipo per vari problemi tecnici e terminato con la demolizione di strumenti e batteria e conseguente rissa sul palco..)
La storia del rock ci ha abituato per decenni a Rockstar che lanciano, demoliscono, distruggono strumenti, si buttano sulla folla, creando adrenalina e complicità con il pubblico.
I CC fanno spesso esibizioni stra–ordinarie da questo punto di vista, non c’ è nulla di scandalizzante e irrispettoso in tutto ciò, a meno che a dirlo non sia qualche bigotto o puritano del 21 secolo.
Non vogliamo una Band convenzionale al nostro festival, non vogliamo nemmeno i “papa boys” tra il pubblico!!
Ma avete capito sì o no cosa significa HOPELESS????

C- Oltre a loro siete riusciti a chiamare un'artista d'eccezione, Peaches, io sono molto curioso anche per lei, è una che fa le parodie delle parodie lei, una che si lancia in mille cose e sicuramente non è meno fuori di testa degli altri due! Sono degli ospiti che ci lasceranno senza speranze, per l'appunto, è questo il tema del festival, no?

Esatto!
La scelta di Peaches a conclusione del live dei CC non è stata affatto casuale.
Abbiamo sempre pensato a Hopeless come una serata esplosiva, misteriosa, enigmatica. Stiamo tenendo nascosti tanti elementi di questo festival, premiando solo chi verrà e chi avrà fiducia in noi.
Non ti dico altro per ora.

D-Quali sono i vostri prossimi obiettivi? La stagione si chiude ora, ma so che in autunno riprenderete, qualche anticipazione?

Tornando a KIY, abbiamo tantissime soddisfazioni ancora da toglierci, torneremo i primi di Ottobre con la nuova stagione, non posso anticiparti quale giorno della settimana e in quale Location, ma state sicuri che le nostre intenzioni (non) sono delle migliori e ci sarà da divertirsi.
Non vogliamo affatto snaturare l’ immagine della Club Nite, ma proseguire su quest’ onda che ci ha identificato in un periodo dove i Party a Roma sembrano davvero tutti uguali e la proposta musicale spesso scarseggia per far strada al business.
________
Beh, allora ci vediamo il 15 luglio allo Spazio Zero di Roma!

Certo! Vi aspetto Hopeless Festival per concludere la prima stagione KIY (insieme ovviamente alla crew di NO FUTURE) nel migliore dei modi. Ops, volevo dire nel “peggiore” dei modi, siamo all’ Hopeless Festival, per Dio!!

Link:
www.myspace.com/giulius
www.myspace.com/crystalcastles
www.myspace.com/peaches

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