Le rondini volano spaventate, confuse dal frastuono. La gente è quieta, la gente sorride. Roma si compone di muri screpolati di officine e autorimesse che per assurdi pretesti diventano contraltari di palchi. Sembra di avventurarsi in un bosco post-industriale.
Carl Barat si è esibito / E’ entrato molto in ritardo, ha iniziato con un set semiacustico / E’stato molto disponibile con il pubblico / Ha suonato pezzi della sua vecchia band / Ha ammiccato / Ha sudato / Il pubblico ha ballato / Il pubblico ha gongolato / Non è stato elogio della follia / E’ stato normalissimo / E’ stato naturale.

Le rondini dopo lo show erano spaventate. Facevano brevi voli concentrici, una intorno alle altre, si posavano e venivano scosse dai bassi della musica dance. Un’altra ellisse, con veloce circospezione. Si posano. I maschi chiamano le femmine. Le femmine rassicurano i maschi. Brevi richiami. Io ci sono, tu ci sei? Il maschio si agita, la femmina lo sfiora in volo con le ali, emette un richiamo, un canto secco, breve. Ci sono, va tutto bene.
Sul palco, l’altra metà del duo. Rapporti di dipendenza, connessioni, bisogni e velleità. Primo pensiero. Costruzione del mito, semplicemente vivendo, lasciando che le cose raggiungano il loro picco. Secondo pensiero. Facciamo andare a rotoli tutto, perchè l’indiviualismo ritrovi soddisfazione. Terzo Pensiero. Lascia che l’alloro venga deposto sulla nostra vicenda. Quarto Pensiero. Non diventiamo patetici. Evitiamo pagliacciate. Evitiamo il melodramma. Viviamo.
Atto I, Interno Giorno. Un uomo giovane ed un uno ancora più giovane cincischiano con uova alla coque.
-Alcuni anni della mia vita sono stati davvero buoni…
-Poi cosa è accaduto?
-Ho capito di essere stato solo un vigliacco.
Il più giovane guarda il mentore, perplesso.
-Quando il mio nome è stato dimenticato, me ne sono preso uno nuovo.
(Carl Barat ha sempre mantenuto un distacco discreto & dignitoso dalla tentazione di accaparrarsi nomi e mostri di un regno che fu, ora disciolto)
/ come closer… / Fw >>

Atto II, Notte, in una grande stanza piena di libri. Una donna anziana, con in dosso un liso vestito da soubrette insegue qualcosa tra gli scaffali, sotto i mobili.
-Maledetto sorcio! Sorcio brutto! T’ho visto e ora ti prendo e t’ammazzo!
(squitti e rumore di zampette su legno marcio)
-I Need You, I Want Yoo… I want you just to forget myself!
(Qui è chiaramente esplicato il rapporto tra musicista-singolo in classifica, oppure tra pubblico e star.)
Atto III, nel quale Doretta, guarda il suo uomo tornato da due mesi dall’Afganistan settentrionale.
-Caro, oggi l’estate mi sorprese, giungendo sullo Starnbergersee Shopping Discount con un scroscio di pioggia.
(silenzio, pioggia, di fuori)
-Il nemico, io lo conosco, è rimasto dentro la mia testa. Il nemico, io mi conosco, è rimasto dentro la mia testa. Il nemico, io lo conosco, è rimasto dentro la mia testa. Il nemico, io lo conos…
-Ti prego, è già abbastanza crudele, questo mese. I tuoi compagni generano lillà dalla terra morta…
(Lui, senza smettere di fissare le sue scarpe, dalla poltrona)
-Mi dispiace, ma tra poco partirò ancora. Ma ti amo, dunque non starò via molto, un anno o due. Ci sono i fantasmi dei miei compagni che nella square mi ricordano la fine che avrei dovuto fare… Se mi lavo le mani, anche la memoria andrà via…
(Lui esita)
-…e tutto mi ritorna alla mente, non sei riuscita a farmi dimenticare, dunque, per te dovrei arrendermi?
(Canzoni come The Enemy, ancora, si riferiscono a contesti lontani e vagamente letterari, ma raccontano anche di psicosi tipiche delle età più moderne)
Atto IV, o Preludio alla Conclusione Tragica, Esterno, al crepuscolo. Dentro un fosso in aperta campagna, un uomo in smoking si accende l’ultima Gauloises. Parla allo scheletro di un aratro, a cui confessa tutta la sua preoccupazione.
-…e tutti questi sicofanti, e i vampiri, sai cosa sono, no? Bè per sfuggirgli sono rimasto sveglio per giorni, spero che nessuno mi senta. E sono scappato anche dagli zombie, dai loro occhi che mi perseguitavano, cerchiati di ombre vuote, come le tue ossa.
(scricchiolii)
-Questi bastardi assetati di sangue hanno i loro piani, ma io sono riuscito a scappare, al tuo contrario, e sono sicuro che ridano di te… Cosa hai fatto per fermarli? Che errore che hai commesso, per l’amor del Cielo, nel ritenerli soltanto frutto di superstizione e suggestioni della tua mente…
(ancora scricchiolii, lamenti)
-…credo che mi abbiano seguito fin qui. Ma a te cosa importa? Non si può morire due volte
(un fruscio, del trambusto, un urlo soffocato dallo spirare di un’anima. Silenzio)
(Che Barat parli della Crisi dei Mutui?)

Atto V, o Conclusione o Cosa è accaduto, alla fin fine, in un locale di Roma Est? Esterno giorno. Un dandy, fa i suoi numeri con il bastone, mentre intrattiene una piccola folla di ragazzini working class. Alcuni di loro sono rasati, per via dei pidocchi. Il dandy continua a far volteggiare e volteggiare e volteggiare il bastone.
-E cosa mai vi aspettavate? Ditemelo, cosa vi aspettavate? Di entrarmi in testa, così che tutti possiate vedere quel che so?
(il giovane pubblico fa spallucce)
-Bang! Bang! E siete tutti prigionieri. Com’è facile dopo esser comandati, le chiacchiere ve le portate a casa e lì le lasciate. Io lo so bene, ma capisco che è diffile crederlo… ma…
(intona una canzoncina, una filastrocca, un bside garage rock)
-…io so tutto, e capisco che sia difficile da credere, ma la vita non è che un oscillare tra le menzogne e il l’ardimento. Tutto quel che dite, e che direte, non dirimerà la difficoltà della comprensione del fenomeno percui ogni mattina vi presentate alla mia porte e mi chiedere cosa ho sognato. E qualcuno di voi vuole o il mio di sogno, o la mia posizione. Ma oltre a saltellare al mio passaggio, cosa avete fatto delle votre vite? Ditemi l’ultima cosa che avete fatto?
(il giovane pubblico fa lo gnorri)
-Capisco anche il vostro smarrimento. Sono qui per darvi, è il nocciolo della questione, tanto gli strumenti pratici, quanto le motivazioni morali, per rendere la vostra vita più simile ad un’opera d’arte. In primo luogo, suggerisco di pensare che da un momento all’altro arrivi un folle e BANG BANG, YOU’RE DEAD in modo da aiutarvi a rompere ogni indugio sul farsi…
Luca
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